24 settembre 2019
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Oggi sono tornato in montagna con un’altra bella camminata in alpe Devero; a dir la verità sono stato tratto in inganno da un primo mattino ancora sereno, poi purtroppo il tempo si è guastato, anche se non ha piovuto, ma ciò non mi ha comunque fermato nel mio intento di tornare in montagna. In auto sono risalito fino al parcheggio di Devero, da dove mi sono subito incamminato. Purtroppo il cielo si stava coprendo, con un’arietta frizzantina. Mi sono comunque messo in cammino, attraversando la piana di Devero fino alle baite di Pedemonte, da dove ho affrontato la ripida salita verso l’alpe Buscagna. Dovrebbe essere il periodo del bramito dei cervi, ma anche oggi, come già la scorsa settimana, non ne ho sentito nemmeno uno in tutto l’arco della giornata. Avvistamenti invece sì, ed anche un nuovo incontro ravvicinato. Già alla partenza, nell’attraversare la piana di Devero, con il binocolo ho avvistato un gruppo di 4 cerve in alto sul solito versante che degrada dalle rocce del Cervandone. In alto alla salita per l’alpe Buscagna, poco prima di entrare nello splendido altopiano, ho deviato sulla destra, lungo una traccia di sentiero pianeggiante, sperando di avvistare qualche altro cervo, ma ho solo trovato tante tracce di loro, ma niente più.
Sono quindi entrato nel magico mondo di Buscagna, in queste vaste e splendide praterie alpine, immerse in un gran silenzio, belle anche in una giornata grigia come quella di oggi. Dopo aver oltrepassato il mitico ponticello in legno, in pochi minuti ho raggiunto il vicino lago Nero, tristemente sempre più scarso di acqua, ma che mantiene sempre il suo fascino e la sua bellezza, contornato dai larici in un silenzio surreale.
Qui mi sono fermato per mangiare al sacco, prima di riprendere la camminata verso l’alpe Misanco e rientrare da qui in Devero. Intanto il cielo si stava aprendo e finalmente si è rivisto un po’ di sole, anche se solo a tratti, e così è stato per il resto della giornata. Attraverso questa splendida foresta di larici sono disceso così in una mezz’oretta all’alpeggio, dove mi sono concesso una sosta per tornare alla ricerca ravvicinata dei cervi nelle radure nei pressi, che avevo scoperto qualche anno fa e che più volte mi hanno riservato questa emozione.
Ed anche oggi sono stato fortunato, perché improvvisamente mi sono imbattuto a non più di una decina di metri in una cerva, che quasi subito se l’è data a gambe levate (meglio sarebbe dire a zampe levate….) nella boscaglia, non permettendomi stavolta di filmarla. Più tardi ho lasciato anche l’alpe Misanco per ritornare nella piana di Devero, dove ho percorso tutto lo sterrato dalle baite di Pedemonte al rifugio Castiglioni per cercare di avvistare nel versante soprastante i cervi. In effetti, proprio sotto le prime rocce, sono riuscito a vedere e a filmare un enorme cervo contornato dal suo harem di 5 femmine.
Informazioni utili
Dislivello in salita: m. 330; tempo di percorrenza: 1 ora e mezza al lago Nero, 3 ore per il giro completo; dai parcheggi oltrepassare la sbarra di accesso e, dopo aver risalito il breve tratto lastricato, prendere lo sterrato a sinistra, subito prima del ponticello all’ingresso della piana
Reti cellulari: Vodafone, TIM
Punti di appoggio: Rifugio Castiglioni, Albergo Alpino, Albergo La Lanca, Locanda Fattorini in alpe Devero, Locanda Fizzi, Agriturismo Crampiolo, Locanda La Baita a Crampiolo
Soccorso alpino Baceno; soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) di Domodossola: tel. 112
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