14 settembre 2011
Guarda il video e il foto-filmato in coda all’articolo
Ritorno in montagna, con un’altra bella camminata, stavolta in alta val Bognanco, con salita in vetta al pizzo Pioltone o Camoscellahorn, a 2600 metri di quota. In auto siamo saliti da Domodossola a Bognanco e su fino all’alpe S.Bernardo; ci eravamo muniti del permesso di transito lungo la pista fuoristrada che sale all’alpe Monscera e al rifugio Gattascosa, per cui abbiamo potuto proseguire con la nostra jeep appunto lungo questa pista piuttosto malmessa e raggiungere a quasi 2000 metri di quota l’alpe Monscera, dopo un impegnativo percorso fuoristrada, risparmiando una buona ora abbondante di salita.
Almeno quassù, dietro pagamento, lasciano utilizzare le piste forestali, mentre altrove, dopo aver deturpato la montagna spendendo milioni con queste famigerate piste, installano una bella stanga che limita il transito ai soli pochi intimi, mentre dopo il danno ambientale potrebbero almeno fare come quassù in alta val Bognanco.
Dall’alpe Monscera ci siamo quindi incamminati per la salita alla cima del pizzo Pioltone, che svetta proprio sopra l’alpeggio ed il passo Monscera. La via normale parte dal passo del Monscera, mentre noi abbiamo puntato direttamente alla cresta, salendo il ripido pendio erboso, giungendo sul crinale. Da qui ho affrontato la ripidissima salita verso la cima, tutto uno sfasciume di pietre e detriti.
Alla fine, non senza gioia ed emozione, sono finalmente sbucato in vetta; la vista spaziava a 360 gradi dalle cime di Vigezzo da una parte, ai ghiacciai della Weissmies e del Leone, purtroppo seminascosti nelle nuvole, dall’altra, mentre a picco sotto di me la val Divedro e uno scorcio dei paravalanghe della strada del Sempione a Gondo.
In vetta al Pioltone, a 2600 metri di quota, mi sono fermato una mezzora, prima di iniziare la ripidissima discesa fino al sottostante passo Monscera, da dove abbiamo proseguito la camminata in direzione del rifugio Gattascosa, costeggiando poco sotto il passo il piccolo laghetto di Monscera. Dal rifugio in pochi minuti abbiamo raggiunto anche il vicino lago di Ragozza. Poco dopo siamo ritornati al rifugio Gattascosa, da dove abbiamo proseguito per raggiungere la nostra jeep all’alpe Monscera, attraversando queste vaste e splendide praterie alpine, già colorate dalle tinte autunnali. Con la jeep abbiamo poi iniziato la discesa lungo la pista fuoristrada fino all’alpe S.Bernardo, proseguendo poi per il ritorno
Informazioni utili
Dislivello in salita: m. 960; tempo di salita: 4 ore; dai parcheggi dell’alpe S.Bernardo imboccare la gippabile per l’alpe Monscera
Reti cellulari: zona quasi completamente senza copertura; TIM solo in alcuni punti all’alpe S.Bernardo; dall’alpe Monscera reti svizzere; consigliabile avere con sè un telefono satellitare.
Punti di appoggio: Rifugio al Dosso all’alpe Arza, rifugio Gattascosa
Soccorso alpino Bognanco e Valdossola; soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) di Domodossola: tel. 112; se si usa la rete svizzera, non comporre i numeri brevi (rispondono le centrali svizzere), ma chiamare direttamente la sede del Soccorso alpino Valdosssola: tel +39 0324 52552, oppure del soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) di Domodossola: tel. +39 0324 243607; lo stesso discorso vale se si usa il telefono satellitare, con cui non si possono comporre i numeri brevi
Guarda il video e il foto-filmato: