24 aprile 2012
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Come spesso accade, anche quest’anno la neve è caduta ancora, ormai quasi alle porte di maggio, imbiancando i prati ed i boschi che già si erano colorati con il primo verde. La notte di martedì 24 aprile e poi per tutta la mattina ha nevicato a tutto spiano, con 15 centimetri di neve caduta, che però a fondovalle si è subito sciolta nel primo pomeriggio, quando è tornato il sole, lasciando solo qualche chiazza qua e là nelle zone in ombra. Nel pomeriggio ho così fatto una puntata in val Loana, che ho ritrovato in veste completamente invernale, ormai a pochi giorni da maggio: la neve caduta in nottata e in mattinata era rimasta ai bordi della strada già dal suo imbocco a Malesco, mentre in fondo alla vallata, al termine della strada, raggiungeva un buon 20 centimetri e più di spessore. Il giorno seguente sono tornato in montagna, risalendo in alpe Campra e facendo così una nuova bella camminata. Sono salito di buon passo nel bosco e dal Sasso di Campra ho ritrovato la neve, per cui la parte alta della camminata l’ho compiuta calpestando ancora neve, un buon 10 centimetri. Al mio arrivo in Campra mi attendeva una bella volpe, che senza vedermi mi veniva incontro trotterellando nella neve, poi si è bloccata davanti a me e quindi con agili balzi è scomparsa nel bosco. Al ritorno verso valle altro “incontro ravvicinato”, stavolta con un capriolo, che in un attimo è scomparso nel bosco. Il giorno successivo è tornato il bel tempo, con una giornata di sole e già calda, ed io ne ho subito approfittato per tornare in alta val Formazza, ancora tra tanta neve. Sono salito in auto fino al villaggio di Riale, dove ho ritrovato un paesaggio ancora una volta splendido, con tanta neve (l’altro giorno ne è caduto un altro mezzo metro) e tanto sole. Rigorosamente in maniche corte mi sono così incamminato per salire al lago di Morasco, che presenta ancora una buona fetta ghiacciata, sul versante di Nefelgiù. L’ultima giornata, sabato, sono invece salito in funivia alla Piana di Vigezzo, dove pareva impossibile trovarsi in un ambiente invernale con un sole ed un caldo da mese di giugno. Subito mi sono incamminato lungo il sentiero che porta alla Colma di Toceno, attraverso quella splendida pineta. La neve era ancora intatta, non era passato ancora nessuno, per cui ho dovuto aprire una traccia nella neve fresca.
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