17 aprile 2017
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Una zona dove spesso si possono avvistare i camosci è senza dubbio l’alpe Campra, a 1360 metri di quota sopra l’abitato di Orcesco, un alpeggio incastonato sotto la parete nord del pizzo Ragno in splendida posizione. Soprattutto in primavera è facile vederli scorazzare sull’ultima neve della stagione; a differenza di altre zone, come la val Loana, l’alpe Scaredi o la Val Grande, dove con un po’ di accortezza si riesce anche ad avvicinarsi molto a loro, qui in Campra è quantomeno faticoso tentare di farlo, perchè solitamente stazionano molto in alto, sotto le prime rocce, sui ripidi costoni che scendono dal pizzo Ragno. Ma anche solo avvistarli a distanza è sempre un’emozione e una bella soddisfazione.
Anche oggi sono perciò salito lassù ad ammirare le loro corse sulla neve; mi sono incamminato nel bosco, che comincia a presentare le prime foglie verdi, ignorando come sempre volutamente lo scempio della pista agro-silvo-pastorale e risalendo invece l’antica mulattiera. Solitamente in questo periodo l’alpeggio è ancora sepolto sotto la neve, ma quest’anno, dopo un inverno quasi senza neve, già sono spuntati i primi crocus. La neve comincia solo dal ripido pendio sotto la parete nord del pizzo Ragno, dietro le ultime baite; ed è proprio in questa zona che anche stavolta ho avvistato i camosci, oggi un bel gruppo di 7 esemplari. Stavolta non si sono fatti vedere però sotto il pizzo Ragno, ma un po’ più ad ovest, nell’ampia conca dell’alpe Fornale, sotto la nord del Togano.
Informazioni utili
Dislivello di salita: m. 550; tempo di percorrenza: 1 ora e mezza/2 ore; si attraversa il villaggio di Orcesco, si oltrepassa un ponticello che si incontra subito dopo e si risale il prato della Crotta (cartello indicatore), sulla cui sommità inizia la mulattiera.
Reti cellulari: Vodafone, Tim
Soccorso alpino val Vigezzo; soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) di Domodossola: tel. 112
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