dall’album dei ricordi
18 luglio 2008
Guarda il video e il foto-filmato in coda all’articolo
Il pizzo Ragno è un po’ la montagna simbolo della val Vigezzo, che domina dai suoi 2289 metri di quota. Dalla cima, infatti, la vista spazia su tutta la vallata, da Domodossola fino a Locarno; sin da piccolo mi ha sempre affascinato, ed è presto diventata per me “la mia montagna”.
In vetta sono salito decine di volte, affrontando praticamente tutte le vie di salita, dalle più impegnative a quelle più facili. Quella che voglio descrivere qui è forse la più facile, anche se piuttosto lunga, con ben 1300 metri di dislivello, e si sviluppa sul versante sud del pizzo.
Da Malesco abbiamo risalito in auto la val Loana fino alle baite di Patqueso, da dove ci siamo incamminati lungo il sentiero che scende al torrente, inoltrandoci poi nella splendida val di Basso; al tempo di questa camminata, infatti, la val di Basso non era ancora stata deturpata dall’ennesima pista agro-silvo-pastorale, ad uso e consumo dei soliti pochi intimi e che purtroppo ora la rovina per buona parte come una lunga ferita nel bosco e nei pascoli. Dopo aver raggiunto l’alpe Basso abbiamo proseguito fino all’alpe all’Erta, da dove abbiamo risalito sulla destra il ripido e splendido bosco di faggi.
Al limitare superiore del bosco siamo “sbucati” negli ampi e ripidi pascoli dell’alpe al Cedo, dove abbiamo raggiunto il rifugio che recentemente è stato dedicato a Dante Castelnuovo, fondatore del CAI Vigezzo. Come tutti i rifugi vigezzini, anche questo era rigorosamente chiuso (per usufruirne bisogna richiedere le chiavi al CAI, quando basterebbe almeno allestire un locale-bivacco sempre aperto per potervi trovare “rifugio” all’occorrenza….).
Da qui abbiamo proseguito lungo queste ripide praterie, oltrepassando l’alpe Geccio e raggiungendo la splendida conca con il laghetto del Geccio. Da qui un ultimo traverso ci ha finalmente portati in vetta. Il pizzo Ragno è una cima altamente panoramica: la vista spazia a 360 gradi su buona parte dell’arco alpino occidentale a nord e sulla val Grande e la pianura padana lombardo-piemontese a sud. Dopo una lunga sosta in vetta abbiamo quindi iniziato una altrettanto lunga discesa; poco prima di arrivare al rifugio al Cedo, ci siamo anche imbattuti in due splendidi camosci. Da qui, ancora lungo la val di Basso abbiamo alla fine raggiunto la carrozzabile della val Loana
Informazioni utili
Dislivello di salita: m. 1290; tempo di salita: 5 ore; dalla carrozzabile della Val Loana, all’altezza delle baite di Patqueso, imboccare la pista forestale a destra che scende al torrente e risale tutta la val di Basso; giunti all’alpe all’Erta risalire il sentiero sulla destra per il rifugio Castelnuovo
Reti cellulari: nessuna, zona completamente senza campo, utile avere con sè un telefono satellitare
Punti di appoggio: nessuno; il rifugio Castelnuovo è sempre chiuso (!); per poterne usufruire occorre preventivamente chiedere le chiavi al CAI Vigezzo.
Soccorso alpino: usare un telefono satellitare, chiamando direttamente la sede del soccorso alpino della Val Vigezzo:
tel. +039 335 772 8758; oppure il soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) di Domodossola:
tel. +039 0324 243607
(con il telefono satellitare non si possono comporre i numeri brevi)
Guarda il video e il foto-filmato: