21 maggio 2017
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La primavera in val Vigezzo è sbocciata con tutti i suoi colori e i fiori che costellano i prati del fondovalle; in questo periodo mi affascina soprattutto il verde delle prime foglie dei boschi di faggio, che si alterna e contrasta con il verde più scuro delle conifere che punteggiano soprattutto il versante sud della valle e con il bianco della neve che ancora ricopre le cime lassù.
Ma è soprattutto nella laterale val Loana che trovo colori ed atmosfere indescrivibili, e non c’è anno che io non vi torni più volte in questa stagione, come ho fatto anche oggi.
Ho percorso tutto lo splendido fondovalle fino all’alpe Loana e alle Fornaci, all’inizio della salita per il bivacco di Scaredi, immerso in questo paesaggio meraviglioso.
E’ incredibile il verde brillante dei boschi di faggio, che oggi si stagliava sullo sfondo di un cielo azzurro intenso e contrastava con l’inverno che ancora regna lassù, a Scaredi e sulla Cima della Laurasca, ancora ammantati di neve.
Anche oggi, come spesso mi accade in questa zona, ho avvistato numerosi camosci sotto le prime rocce e sugli ultimi nevai e mi sono anche imbattuto in uno di essi a poca distanza, potendolo ammirare e filmare mentre tranquillamente pascolava, concedendosi poi un lungo relax su un masso.
Poco oltre, poi, due femmine di cervo hanno attraversato un nevaio prima di scomparire nel bosco; ed una vipera, che si stava gustando il tepore del sole, disturbata dal mio arrivo, si è subito preoccupata di nascondersi tra i cespugli.
La nota negativa di questa giornata è stata invece la devastazione che ho trovato nella zona dell’alpe Loana, che mi ha lasciato incredulo. Un cartello ad inizio vallata parlava di lavori di adeguamento della pista di sci di fondo; ebbene, per migliorarne il tracciato (cosa a parer mio assolutamente inutile, visto che la pista è sempre stata apprezzata da tutti i frequentatori, me compreso), con le ruspe è stato spianato in più punti il pascolo dell’alpe Loana, trasformato in una enorme strada di terra e sassi.
Due eloquenti immagini di come è stata devastata l’alpe Loana
Inoltre la splendida conca sotto le Fornaci, un unico tappeto di rododendri che in giugno offrivano uno spettacolo unico, è ora squarciata da una vera e propria strada.
La natura forse riuscirà a ricoprire nuovamente di verde questo scempio, ma ci vorranno anni. Quel che è certo è che non si rivedrà mai più lo splendido ed immenso tappeto blu delle genziane, che proprio in questo periodo offrivano quassù un capolavoro naturale che non ho riscontrato in nessun altro luogo: tutto distrutto e sepolto da una ruspa e dall’idiozia umana.
Il tappeto blu di genziane che ricopriva il pascolo dell’alpe Loana
Ma le genziane ed i rododendri non sono flora protetta, o sbaglio? La val Loana è una delle principali porte di accesso al parco nazionale della val Grande, e proprio qui è stato autorizzato un simile scempio!
Informazioni utili
Reti cellulari: nessuna, zona completamente senza campo, utile avere con sè un telefono satellitare
Punti di appoggio: agriturismo Besana, alpe Le Cascine
Soccorso alpino: usare un telefono satellitare, chiamando direttamente la sede del soccorso alpino della Val Vigezzo:
tel. +039 335 772 8758
oppure il soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) di Domodossola:
tel. +039 0324 243607
(con il telefono satellitare non si possono comporre i numeri brevi)
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