Escursione effettuata il 3 Luglio 2017
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Classica camminata in alta val Formazza, una zona che mi affascina particolarmente per il paesaggio superbo e i panorami indimenticabili e dove spesso ritorno in ogni stagione dell’anno per rituffarmi in questo spettacolare ambiente alpino. Oggi ho scelto di risalire dal caratteristico villaggio walser di Riale al rifugio Maria Luisa e da qui proseguire fino al confine con la Svizzera al passo San Giacomo, costeggiando il lago del Toggia.
La mia speranza, oltre a gustarmi una splendida giornata in montagna, è anche quella di incontrare le marmotte, che quassù sono le padrone di casa e che in questo periodo scorazzano in lungo e in largo nelle vaste praterie.
Lascio l’auto al termine della strada a Riale, a 1750 metri di quota, e incomincio a risalire il tratto sterrato in direzione del rifugio Maria Luisa; oggi ho tutta la giornata a disposizione, per cui questa volta ignoro il ripido sentiero che taglia i tornanti, che normalmente affronto quando la camminata è più lunga ed è necessario guadagnare tempo prezioso. La salita lungo lo sterrato mi permette invece oggi di salire più tranquillamente e di gustarmi lo splendido panorama sulla sottostante conca di Riale e sul lago di Morasco.
E’ questo anche il periodo della massima fioritura di una flora alpina spettacolare, che punteggia le praterie alpine di mille colori; nel tratto in salita fino al rifugio Maria Luisa si possono vedere numerosi e profumatissimi gigli martagone.
Dopo un’ora abbondante di salita raggiungo ancora una volta il rifugio Maria Luisa, situato a 2100 metri di quota in una tranquilla conca prativa a ridosso della diga del lago del Toggia.
Risalgo il breve tratto di salita che mi porta in pochi minuti sulla sommità della diga; qui una sosta è d’obbligo, per ammirare il panorama che ti si apre dinanzi, con il lago del Toggia di un azzurro brillante, le vaste praterie alpine e la cresta rocciosa che dal Basodino degrada verso il passo San Giacomo; ma da quassù mi affascina soprattutto il panorama che si gode dalla parte opposta, verso il sottostante rifugio Maria Luisa: un vero quadro naturale, con il rifugio contornato sullo sfondo dalle dentate vette che vanno dal Corno di Nefelgiù al Rothorn.
Riprendo il cammino, iniziando a costeggiare il lago del Toggia, ammirando l’incredibile fioritura di rododendri, anemoni, viole, astri, genziane, un’infinita varietà di splendidi fiori alpini.
Già da tempo sentivo fischiare tutt’attorno le marmotte, che ho avvistato spesso in lontananza, ma in questo tratto della camminata addirittura ho potuto vederle camminare e correre a pochi metri di distanza. Per un paio di volte addirittura sembrava che mi aspettassero, stese tranquillamente in mezzo allo sterrato e lasciandosi filmare e fotografare da pochi metri di distanza.
Alla fine di questa bella camminata ho quindi raggiunto a 2350 metri di quota il passo San Giacomo, splendido balcone sulla sottostante val Bedretto, con attraversamento di rito del confine svizzero al cippo in sasso ed invasione pacifica di territorio straniero……
Informazioni utili
Dislivello in salita: m. 590; tempo di salita: 2 ore e mezza/3 ore. Da Riale risalire la gippabile per il rifugio Maria Luisa e il passo S.Giacomo
Reti cellulari: fino all’ultimo tornante: Vodafone, Tim; nella zona del rifugio Maria Luisa: Tim; dalla diga del Toggia: rete svizzera.
Punti di appoggio: Rifugio Maria Luisa (chiuso nella stagione invernale, con locale invernale sempre aperto); casa guardiani della diga ENEL del Toggia
Soccorso alpino Formazza; soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) di Domodossola: tel. 112; se si usa la rete svizzera, non comporre i numeri brevi (rispondono le centrali svizzere), ma chiamare direttamente la sede del Soccorso alpino di Formazza: tel +39 335 772 8756, oppure del soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) di Domodossola: tel. +39 0324 243607
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