27 settembre 2008
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Partenza dalla splendida piana di Devero, da dove mi sono incamminato con l’intenzione di percorrere finalmente per la prima volta tutta la traversata del cosiddetto “grande est”, dall’alpe Sangiatto all’alpe Forno, una zona veramente splendida, che fino ad ora avevo compiuto solo parzialmente. Così da Devero ho cominciato a risalire nel fitto dei larici fino all’alpe Sangiatto. Purtroppo la giornata era inaspettatamente brutta: cielo coperto ovunque e qui in Devero nebbia bassa dappertutto, che quasi sempre mi avvolgeva e solo ogni tanto si risollevava un poco e temperatura sui 3-5 gradi. Peccato! Non ho potuto così gustarmi lo spettacolo di questa traversata con i primi colori autunnali. Il tragitto l’ho poi percorso ad una andatura più che turistica, fermandomi spesso a scattare foto e ad ascoltare quel profondo silenzio. Dopo una prima sosta all’alpe Sangiatto, sono ripartito, attraversando le splendide conche e le praterie della Corte Corbernas, per raggiungere l’alpe della Valle, dove mi sono fermato a mangiare al sacco. Più tardi sono ripartito per compiere finalmente la parte nuova della traversata, quella che ancora non avevo fatto, tra l’altro la parte per me più bella di tutto il percorso, fino all’alpe Forno, dove invece ero già stato, ma salendo dal lago di Codelago. Purtroppo non ho visto nulla, perché per tutto questo tragitto la nebbia è sempre stata fittissima. Ho raggiunto l’alpe della Satta e poco oltre ho costeggiato il suo splendido lago. All’alpe Forno mi sono fermato in questo splendido alpeggio una mezzoretta. Finalmente la nebbia si è sollevata un poco e si è vista anche qualche rara occhiata di sole. Più tardi sono ripartito dall’alpe Forno, scendendo nella splendida conca del lago di Pianboglio, fermandomi a lungo sulle rive a gustarmi il silenzio. Mii sono rimesso poi in cammino per scendere al lago di Codelago, che ho costeggiato sul lato nord; ormai arrivava il crepuscolo ed ho cominciato a sentire tutt’attorno il concerto del bramito dei cervi, che però purtroppo non sono riuscito a vedere, nascosti come erano tra i larici.
Informazioni utili
Dislivello in salita: m. 490; tempo totale di percorrenza di tutta la traversata (andata e ritorno): 5-6 ore; dalla piana di Devero, subito dopo il ponticello, prendere a sinistra il sentiero per Corte d’Ardui e Crampiolo
Reti cellulari: Vodafone, TIM
Punti di appoggio: Rifugio Castiglioni, Albergo Alpino, Albergo La Lanca, Locanda Fattorini in alpe Devero, Locanda Fizzi, Agriturismo Crampiolo, Locanda La Baita a Crampiolo
Soccorso alpino Baceno; soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) di Domodossola: tel. 112
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