Blinnenhorn o Corno Cieco (luglio 2004)

Ghiacciaio del Gries

dall’album dei ricordi

31 luglio-1 agosto 2004

Guarda il video e il foto-filmato in coda all’articolo

 

Ecco due giorni da trascorrere in alta montagna, in val Formazza, con meta i 3370 metri della cima del Blinnenhorn. Quando abbiamo effettuato l’ascensione, la giornata era splendida, anche se poi durante il giorno il cielo a tratti si è velato.

Piantina Blinnenhorn

In auto abbiamo risalito tutta la val Formazza, oltrepassando il villaggio di Riale e salendo fino al termine della strada in fondo al lago di Morasco: allora era ancora consentito arrivare fin qui in auto, mentre oggi è stato istituito un divieto di transito nell’ultimo tratto (comprensibile nei periodi di grande afflusso, inconcepibile nel resto dell’anno), per cui conviene salire in auto fino al rifugio Bimsee, proprio sotto la diga di Morasco, ed attraversare da qui la diga, costeggiando il lago.

Rifugio Mores

 

Ci siamo così incamminati verso il rifugio Mores, che abbiamo raggiunto dopo una bella salita, attraversando ancora molti nevai. Qui abbiamo fatto una sosta, mangiando un buon piatto di pastasciutta in rifugio, prima di riprendere la salita in direzione del rifugio Claudio e Bruno, immersi in uno spettacolare paesaggio d’alta montagna, al cospetto dei ghiacciai dell’Arbola e dell’Hosandhorn, e sotto di noi le acque color smeraldo del lago dei Sabbioni.

 

Lago Sabbioni e Arbola

 

 

In questo tratto di sentiero abbiamo “divagato” spesso per fotografare stelle alpine e marmotte, che quassù si trovano numerose.

 

 

Rifugio Claudio e Bruno

 

Arrivati al rifugio, ad oltre 2700 metri di quota, ci siamo sistemati in una camerata, dove avremmo passato la notte. Il resto del pomeriggio lo abbiamo trascorso nei dintorni del rifugio per ammirare questo paesaggio indescrivibile di alta montagna. Dopo la cena in rifugio, siamo usciti in una notte magica, assistendo al sorgere della luna piena, rapiti dal fascino e dallo spettacolo di un incredibile cielo stellato.

 

Punta d'Arbola

All’alba abbiamo quindi lasciato i nostri letti a castello in rifugio per prepararci a salire in vetta al Blinnenhorn, mentre il primo sole colorava le vette ed i ghiacciai in una nuova splendida e tersa mattinata; anche oggi, infatti, è stata una giornata splendida, e non poteva capitarci niente di meglio per un’ascensione così. Alle 7.30 abbiamo lasciato il rifugio, attaccando subito la ripida salita verso la Gran Sella. Da tempo ormai non compivo un’ascensione simile, in un contesto di alta montagna, per cui ciò che oggi ho provato come gioia, soddisfazione e sensazioni è impossibile da raccontare.

 

 

Sopra il rifugio Claudio e Bruno

 

Dopo aver attraversato numerosi nevai di neve ancora ghiacciata (ci sarebbero voluti piccozza e ramponi), giunti alla Gran Sella siamo entrati sul ghiacciaio, che abbiamo attraversato fin sotto la vetta; poi l’ultimo sforzo lungo le roccette della cresta, finchè alle 10 siamo giunti in vetta, a 3370 metri di quota.

 

 

 

Dalla vetta del Blinnenhorn

Il panorama era indescrivibile, in una simile giornata, e spaziava a 360 gradi all’infinito. In cima siamo rimasti una mezzora (temperatura a soli 6 gradi), poi a malincuore abbiamo dovuto lasciare spazio ad altre comitive che stavano salendo, per cui abbiamo iniziato la discesa, altrettanto bella e soddisfacente. Prima di arrivare al rifugio Claudio e Bruno, abbiamo deviato per risalire al rifugio 3 A, che abbiamo raggiunto a 2950 metri di quota, al bordo superiore del ghiacciaio del Siedel (oggi purtroppo ormai scomparso). Sosta anche qui, prima di continuare la discesa lungo il ripido sentiero verso il sottostante lago dei Sabbioni e da qui nuovamente al rifugio Mores.

 

Un’alternativa certamente più soddisfacente è invece quella che prevede la discesa del ghiacciaio del Siedel fino al rifugio Città di Busto, e da qui all’alpe Bettelmat e al lago di Morasco. Dal rifugio Mores siamo quindi ridiscesi al lago di Morasco lungo l’itinerario di salita, concludendo una “due giorni” indimenticabile.

 

Informazioni utili

Dislivello in salita: m. 1560 (primo giorno m. 940 al rifugio Claudio e Bruno; secondo giorno m. 620 alla vetta); tempo di salita: 3 ore e mezza al rifugio Claudio e Bruno, 2 ore e mezza dal rifugio alla vetta. Dalla diga di Morasco costeggiare tutto il lago lungo lo sterrato; sotto la stazione della funivia di servizio dell’ENEL imboccare il sentiero per il rifugio Mores

Reti cellulari: fino al rifugio Mores e in alcuni punti al rifugio Claudio e Bruno: Vodafone, Tim; in vetta al Blinnenhorn: reti svizzere; altrove assenza di campo (utile avere con sè un telefono satellitare).

Punti di appoggio: Rifugio Mores, rifugio Somma Lombardo, rifugio Claudio e Bruno, rifugio 3A, rifugio Città di Busto (chiusi nella stagione invernale)

Soccorso alpino Formazza; soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) di Domodossola: tel. 112; se si usa la rete svizzera o il telefono satellitare, non comporre i numeri brevi, ma chiamare direttamente la sede del Soccorso alpino di Formazza: tel +39 335 772 8756, oppure il soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) di Domodossola: tel. +39 0324 243607

 

Guarda il video e il foto-filmato:

 

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