25 agosto 2010
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Altra splendida camminata in montagna, con meta stavolta l’alpe Veglia e salita da qui al lago D’Avino, situato in una conca a picco sotto la parete est del monte Leone. La giornata era ideale, con tanto sole e un cielo terso. Dopo essere risaliti da Varzo a S.Domenico, abbiamo lasciato l’auto in fondo alla vallata al parcheggio di Ponte Campo, dove parte la gippabile che sale all’alpe Veglia, incamminandoci da qui per risalirla in direzione appunto del magico mondo di Veglia.
Anche se sono decine le volte che sono salito quassù, ogni volta che entro in questo splendido pianoro non posso non fermarmi per un poco ad ammirare quel paesaggio stupendo che ti si apre dinanzi. Superato il primo ponticello che si incontra all’imbocco di Veglia, abbiamo quindi deviato a sinistra per raggiungere le baite di Cianciavero, proseguendo da qui la salita verso il lago D’Avino, addentrandoci tra splendidi lariceti.
Superato questo bosco ombroso abbiamo affrontato l’ultima salita lungo un noioso e interminabile ripido costone cosparso di rododendri, dove comunque la vista che cominciava a spaziare tutt’attorno ti ripagava della fatica. Finalmente abbiamo quindi raggiunto lo splendido lago D’Avino, dalle acque color smeraldo, situato in una conca a picco sotto la vetta del Leone e le rocce verticali della sua parete est, in un paesaggio meraviglioso.
Informazioni utili
Dislivello in salita: m. 880; tempo di salita: 3 ore. Dal parcheggio di Ponte Campo a S.Domenico risalire la gippabile per l’alpe Veglia; all’imbocco della piana dell’alpe Veglia, appena superato un ponticello, prendere il sentiero a sinistra che sale alle baite di Cianciavero e prosegue per il lago
Reti cellulari: fino alla Cappella del Groppallo: Vodafone, Tim; oltre: solo linea Tim.
Punti di appoggio: rifugio Città di Arona, Albergo La Fonte, Albergo Lepontino
Soccorso alpino Varzo e Soccorso alpino Guardia di Finanza (SAGF) a Domodossola: tel. 112
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